Tenendo
presente che la
complessità
dei fenomeni
letterari (testi,
opere, generi,
convenzioni
e modalità
rappresentative, tecniche, istituzioni,
usi sociali ecc.) e il carattere
specifico, ma ‘spurio’ e storico, della
loro ‘letterarietà’ danno luogo alla
problematicità di una teoria della
letteratura e a una pluralità di
approcci possibili (semiotica,
ermeneutica, critica letteraria,
sociologia e storia della letteratura
ecc.), si considera la letteratura
come un modo particolare di
rappresentare aspetti di realtà,
adottando un ‘convenzionalismo relativo’
o ‘realismo smaliziato’, in grado di
evitare gli eccessi, simmetrici e
opposti, del ‘convenzionalismo assoluto’
(o formalismo) e del ‘realismo ingenuo’
(o ‘teoria del riflesso’).
Criteri di
scelta dei testi narrativi
Nella scelta dei testi
si sono adottati i seguenti criteri (cfr.
Dalla Vedova - Gusso, 1996: 10-11):
a)
presenza delle migrazioni
preferibilmente come 'tema' principale
o almeno come 'motivo' non
troppo secondario (cfr. Tomaševskij,
1968: 314-321);
b)
loro ambientazione
temporale e loro pubblicazione fra
il 1861 e oggi, con preferenza
accordata alle narrazioni pressoché
coeve o non molto posteriori ai fatti
narrati;
c)
testi
letterari integrali (es.: racconti) o
'microtesti' compatti (es.: un
capitolo di romanzo);
d)
reperibilità
nel mercato
librario (preferibilmente nel
manuale/antologia di letteratura in
adozione o in uso) o nel sistema
bibliotecario;
e)
opere di scrittori
"maggiori" o "maggiori fra i minori"
(Dalla Vedova - Gusso, 1996: 7),
significative rispetto alla produzione
complessiva dell'autore e almeno
parzialmente indagate dalla critica
letteraria;
f)
testi
suscettibili di un triplice approccio
(specchio; testo; fonte storica)
e quindi leggibili da un
punto di vista linguistico-comunicativo
e tematico, dotati di un certo spessore
letterario e rappresentativi come fonti
rispetto alla tematica storica delle
migrazioni, ai loro singoli aspetti più
rilevanti e alle diverse fasi della
storia del fenomeno migratorio;
g)
varietà delle loro
ambientazioni spaziali, temporali e
socioeconomico-culturali;
h)
varietà dei
sottogeneri (diversi tipi di racconto,
romanzo, memorialistica) e delle
modalità rappresentative (realistica,
melodrammatica, patetica ecc.).
Dagli
emigranti narrati agli emigrati
narranti: la serie dei testi privilegiati
La serie include cinque
scrittori (tutti almeno 'maggiori
fra i minori'), nati in Liguria (De
Amicis), Piemonte (Carlo Levi), Calabria
(Strati), Sicilia (Sciascia) e Veneto
(Rigoni Stern) e otto testi narrativi
(tre racconti integrali e vari
capitoli tratti da quattro romanzi e da
un'opera memorialistica), pubblicati fra
il 1889 e il 1979, relativi
all'emigrazione italiana in Argentina
negli anni ottanta dell'Ottocento (Sull'Oceano),
all'emigrazione veneta nei territori
della monarchia austro-ungarica prima
della 'grande guerra' (Storia di
Tönle), all'emigrazione lucana
negli Usa in epoca fascista (Cristo
si è fermato a Eboli),
all'emigrazione calabrese nel secondo
dopoguerra in Svizzera (Gianni Palaia di Messina e
Noi lazzaroni) e in Germania (Non
tutto ciò che luce è oro) e alla
coeva emigrazione siciliana negli Usa (Il
lungo viaggio), in Germania e in
Svizzera (L'esame).
La serie si apre con la
versione romanzata di un'esperienza di
viaggio di un famoso giornalista e
scrittore (De Amicis), che offre uno
spaccato panoramico della grande
migrazione transoceanica degli italiani
di tutte le regioni, continua con altre
rappresentazioni letterarie relative a emigranti
narrati da non emigrati e
raggiunge il culmine con tre testi di un
narratore con esperienza di emigrazione
all'estero (Saverio Strati), in cui
compaiono emigrati narranti in prima
persona.
- Edmondo De Amicis, Sull'Oceano,
Treves, Milano, 1889 (poi: Ibis, Como
- Pavia, 1991; cfr. anche l'ed. a c. di
F.Portinari, Garzanti, Milano, 1996); in
particolare: capp. non numerati III (L'Italia
a bordo), IV (A prua e a poppa),
VI (Rancori e amori), XI (Il
passaggio dell'equatore), XV (Il
morto). Tematica: l'emigrazione
transoceanica italiana in Argentina
negli anni ottanta dell'Ottocento.
Sottotemi specifici: la nave Galileo
come "un grosso villaggio" o meglio "un
piccolo Stato", microcosmo in cui si
riflette il macrocosmo sfaccettato
dell'emigrazione oltre Oceano da tante
regioni italiane (non solo meridionali)
(cap.III); fattori principali
dell'emigrazione: fame, miseria e
ingiustizie sociali (capp.IV e XV);
diffidenza dei passeggeri di terza
classe verso il narratore, passeggero di
prima classe (cap.VI), pieno di sensi di
colpa verso gli emigranti (cap.XI).
Emigrazione: 'tema' centrale del
resoconto romanzato di viaggio,
pressoché coevo ai fatti. Critica
letteraria: Crupi, 1979: 30-50; Bertone,
1983; Brambilla, 1992. 47-84; Milani,
1991; Portinari, 1996.
- Carlo Levi, Cristo si
è fermato a Eboli, Einaudi,
Torino, 1945: capitoletto non numerato
XIII (pp.130-141 dell'edizione a c. di
V.Viola, Einaudi Scuola, Milano, 1992).
Tematica: l'emigrazione lucana negli USA
nel periodo fascista. Sottotemi: New
York come capitale dei contadini lucani
al posto di Roma (l'America fra mito e
disillusione); rapido rimpoverimento
degli emigrati di ritorno.
Emigrazione: 'motivo' secondario, ma non
troppo. Opera memorialistica, fra
narrativa e saggistica, pressoché coeva
ai fatti. Critica letteraria: Crupi,
1979: 115-123; De Donato, 1999;
Falaschi, 1978: 15-43 e 117-121; 1996;
Massara, 1984: 203-204; Miccinesi, 1973:
56-75 e 133-157; 1979.
- Saverio Strati, Gianni
Palaia di Melissa, in Gente in
viaggio, Arnoldo Mondadori,
Milano, 1966 e 1980 (riprodotto a
pp.172-181 di Barra e altri, 1997).
Tematica: l'emigrazione calabrese in
Svizzera nel secondo dopoguerra.
Sottotemi: emigrazione per motivi non
solo economici, ma politici (repressione
sanguinosa dell'occupazione delle terre
a Melissa - KR); disprezzo di molti
svizzeri verso gli Italiener;
atteggiamento ambivalente degli
immigrati italiani verso gli svizzeri.
Emigrazione: 'tema' centrale del
racconto, di poco posteriore ai fatti.
Critica letteraria: Crupi, 1971: 24-26 e
1979: 140-143; Esposito, 1982: 36-38;
Manacorda, 1980: 10-11; Motta, 1984:
42-46 e 87.
- Saverio Strati, Noi
lazzaroni, Arnoldo Mondadori,
Milano, 1972 (III ed.: 1978), pp.15-24,
37-39, 61-63, 73-78, 92-94, 141-146,
181-184 e 203-206 (capitoletti non
numerati III, VII, XV, XXI-XXII, XXIX,
XLIII, LIII e LVIII). Tematica:
l'emigrazione calabrese in Svizzera nel
secondo dopoguerra. Sottotemi:
emarginazione degli emigrati italiani in
Germania e Svizzera (cap.III); visita
medica umiliante a Chiasso (cap. VII);
disorientamento della madre del
protagonista, in visita al figlio
immigrato in Svizzera (cap.XV);
esperienza migratoria in Australia e
America del nonno del protagonista
(cap.XXI-XXII); stato di abbandono della
campagna calabrese, spopolata
dall'emigrazione (cap.XXIX); choc del
protagonista nell'impatto con le
baracche degli emigrati italiani in
Svizzera (cap.XLIII); emigrati italiani
"carne da lavoro" sfruttata e
discriminata sia in Italia, sia in
Svizzera (cap. LIII).; passaggio dalla
consapevolezza dell'emarginazione
alla presa di coscienza politica
(cap.LVIII). Emigrazione: tema centrale
del romanzo, di poco posteriore ai
fatti. Critica letteraria: Crupi, 1979:
149-155; Esposito, 1982: 46-57;
Motta, 1984: 51-54.
- Leonardo Sciascia, Il
lungo viaggio e L'esame,
in L.Sciascia, Il mare colore del
vino, Einaudi, Torino, 1973 (poi:
a c. di M.R.Petrella, Adelphi - La Nuova
Italia, Milano - Firenze, 2000, pp.17-25
e 61-72; L'esame è riportato
anche in Barra e altri, 1997: 182-189).
Tematiche: emigrazione siciliana negli
Usa (Il lungo viaggio) e in
Germania e Svizzera (L'esame) nel
secondo dopoguerra. Sottotemi: viaggio
clandestino con truffa finale (Il
lungo viaggio); emigrazione
femminile in Svizzera per disperazione e
rifiuto maschile di una condizione poco
dignitosa di immigrato in Germania;
conflitto fra il reclutatore di
manodopera svizzero e la potenziale
manodopera siciliana (L'esame).
Emigrazione: 'tema' centrale in entrambi
i racconti, di poco posteriori ai fatti.
- Mario Rigoni Stern, Storia
di Tönle, Einaudi, Torino, 1978,
cap.I (pp.5-32 dell'edizione Einaudi
Scuola, Milano, 1990). Tematica:
l'emigrazione ricorrente dell'asiaghese
Tönle Bintarn (prima del 1866 suddito
austriaco e poi cittadino italiano)
nelle terre della monarchia
austro-ungarica (Alto Adige, Austria,
Baviera, Moravia, Boemia e Polonia) come
ambulante con i venditori di stampe di
Castel Tesin, o in Austria e Ungheria
come boscaiolo, lavorante agricolo o
addetto ai cavalli, alla fine del XIX
secolo. Emigrazione: 'motivo' non
secondario del romanzo storico. Critica
letteraria: Buzzi, 1988: 78-83 e
119-123; Motta, 1982: 52-63 e 76-77.
- Saverio Strati, Terra
di emigranti, Salani, 1979,
pp.136-141 e 147-152: passi dalla Parte
III: Viaggio verso il Nord
(riprodotti in Barra e altri, 1997:
75-86). Tematica: un ragazzo calabrese
in Germania nel secondo dopoguerra.
Sottotemi: emarginazione e senso di
estraneità degli immigrati italiani in
Germania; famiglie divise
dall'emigrazione; conflitti fra
immigrati italiani; catena migratoria e
legami parentali; atteggiamento
ambivalente del protagonista verso la
Germania. Emigrazione: 'tema' centrale
del romanzo per ragazzi, non molto
posteriore ai fatti.
Riferimenti
bibliografici
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