San
Giovanni in Fiore, domenica 21 ottobre 2003
Un'altra
delle grandi verdure invernali usata in tutto il Mediterraneo,
ricchissima di vitamine,
energetica ed antiscorbutica, č la verza;
a Natale, stufata con peperoncino macinato, č
uno dei piatti che per tradizione non deve
mancare. La verza come altri cavoli
č ricchissima di clorofilla,
che favorisce la produzione di emoglobina,
di magnesio, potassio, calcio.
Non stupisce una sua ricca presenza in molte
diete tradizionali di luoghi freddi e montani.
La verza va stufata in un
pentolone sul cui fondo avrete
posto dell'olio extra vergine d'oliva, una cipolla
affettata, tre foglie di alloro, un ciuffo di
finocchietto selvatico (indispensabile), qualche
tocchetto di guanciale di maiale, vusciulu,
e un osso di prosciutto che, se non fate le vostre
conserve di maiale, potrete chieder al vostro
salumiere.
Fate stufare la verza a fuoco
lento, nella sua stessa acqua.
Rigirate, ma non molto. Quando la verza inizia ad
ammorbidirsi aggiungete delle patate tagliate a
spicchi, rigirate, riprendete a stufare
aggiungendo un paio di mestoli d'acqua calda e
ricoprendo la pentola.
E' una minestra che va cotta
lentamente e a lungo, rinforzante e ristorante nelle
fredde giornate dell'inverno Silano.
Francesco
Saverio ALESSIO