Quale tempo, quale luogo è il sogno? Mi sento come un’ombra, fatta di nebbia.
A un’amica d’infanzia
Ti ricordi cosa dice la gente di quelli
che partiti non son mai tornati?
"Hanno attraversato il fiume dell’oblio",
come se il nuovo mondo fosse l’altro mondo.
Però, io son tornata, e non solo nei sogni
o nei crepitii codificati delle case.
Son tornata, e per miracolo
ci siamo ritrovate, tu la stessa, io la stessa.
Abbiamo fatto lunghe passeggiate
sulla strada che svolta nella pineta fuori
paese,
siamo andate fino alla sorgente,
quell’acqua così buona, così fresca,
abbiamo riempito bottiglie e damigiane.
Di ritorno ai posti dove ora siamo di casa-
la mia via tranquilla e alberata,
il tuo appartamento che dà sul corso,
così diversi dai vicoli stretti e storti
dell’infanzia, il centro storico
della nostra vita-non mi sembra possible
che tu sia già tanto lontana, tre mila miglia
con nemmeno un giorno fra di noi.
Quale tempo, quale luogo è il sogno?
Mi sento come un’ombra, fatta di nebbia.
To a childhood friend
Remember what our townspeople say
of those who leave and never come back?
"They've crossed the river of forgetfulness,"
as if the new world were the other world!
But I did come back, and not in dreams
or messages coded into creaking floors.
Came back, and miracle of miracles,
found you the same, us the same.
We took long walks again along the road
that curves out of town into the pine grove.
We drank from the mountain spring,
the water so cold our sinuses hurt,
we filled bottles and demijohns.
Back in the places we now call home,
my quiet tree-lined street, your apartment
overlooking the avenue, so different
from the narrow winding vícoli of our childhood,
the centro storico of both of our lives,
I find it hard to believe you're three-thousand
miles
out of reach with less than a day between us.
Which time, which place is the dream?
I feel light as a shade, made of fog.
Quest’altro mondo
Natura silana
Bonbay, India
Epopea di un disertore
(Frassie, zzugghi, canzoni, poesie)
Frassia (farsa, dal lat. farsus)
Me fau 'ntossicà'
'U cantu 'e ro 'migratu
Sono stati circa 31 milioni gli immigrati arrivati nel "nuovo mondo" fra il 1880 ed il 1915. La maggior parte dei primi emigranti florensi nell'Ottocento e soprattutto all'inizio del Novecento si imbarcarono a Napoli per la via delle Americhe.
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