In questa sezione troverete dei testi che riguardano l'attaccamento alle proprie radici culturali, di San Giovanni in Fiore, l'Emigrazione, poesie dell'emigrazione.
Proponiamo in questo menu alcuni testi di Studiosi, Artisti, Poeti, legati ai problemi dell'emigrazione, dell'immigrazione, della "disintegrazione" della Cultura locale conseguente all'emigrazione di massa della popolazione florense, calabrese, italiana, di realtà culturali, sociali, individuali, emotive, artistiche, legate alle popolazioni migranti per fornire uno stimolo al dibattito.
Marco Bilotta, Giuseppe Gallo
Franco Spina
La mia prima impressione fu quella di un luogo richiuso in sé stesso avvolto intorno ad un segreto invisibile, claustrale e claustrofobico. La scarsa luce del pomeriggio e la prima densa nebbia autunnale imponevano questa sensazione alla coscienza, e la inquietavano.[...]
Salvatore Inglese
...a rendere testimonianza nel silenzio totale delle Autorità, delle Amministrazioni Comunali, dell'Ufficio Tecnico, dell'Informazione, della Cultura su di un dramma antropologico e sociale in piena rappresentazione.
Francesco Saverio Alessio
Non è un caso che San Giovanni in Fiore sia la città dei creativi: pittori di talento che non hanno mai ricevuto stimoli, di là dalla sofferenza indotta dal progressivo degrado...
Emiliano Morrone
Se Salvatore Inglese ha analizzato le implicazioni psicopatologiche e il terreno antropologico dell'emigrazione, Rosario Foglia ne ha imprigionato, in molte sue tele, il grigio chino e, d'altro canto, pervasivo, pressore. [...]
Emiliano Morrone
Francesco Saverio Alessio
Quale tempo, quale luogo è il sogno?
Mi sento come un’ombra, fatta di nebbia.
Che razza di America era questa, pensavo, quando sentivo quello che mia madre diceva nella lettera. Ma l’America era una realtà o era solo un sogno?
E' il 1914, l'Europa è già precipitata nell'inferno della guerra. Nei paesi dell'entroterra calabrese, tutto sembra scorrere come al solito. Presto gli eventi travolgeranno la vita di ognuno.
'ur è ccantu ma chissu è llamientu ppe' lla Calabria ch'è ttantu luntana...
C'è na brunetta 'ntra 'nu certu vicu
Chi u maritu all'America l'à;
Me fa siccare cu' siccu lle ficu...
E' già l'una. 'U citòfonu
guilla cu' 'n'arragiatu;
m'azu ppe' jìre a bbìrere...
Poesia, poesia, poesia
Amore, amore, amore...
Sila, che distendi le membra
e d'infanzia nutri la memoria...
Le strane coincidenze della storia: Monongah, Marcinelle, Mattmark, Morte, quattro parole annunciate dalla “m”, a segnare il passato di una comunità, quella sangiovannese, sparsa per il globo, ancora oggi, alla ricerca di possibilità negate e dignità nel lavoro.
I pochi commercianti del paese iniziarono a riempire i propri magazzini di viveri, poiché cominciavano ad affluire le rimesse dei cosiddetti "Mericani".
si può notare la mesta situazione di una comunità isolata, come fu storicamente San Giovanni in Fiore, di fronte ai nuovi eventi che spezzavano i tradizionali legami organici tra i propri membri.
Giuseppe Casamassima
...è una storia d’amore accaduta nel primo decennio del novecento, quando si viveva a stenti, e anche gli innamorati non godevano, certo, di giorni favorevoli.
Mario Iaquinta
Giuseppe Casamassima
Web Master - Content - SEO - Francesco Saverio Alessio - all rights reserved © copyright 2003/2023