San
Giovanni in Fiore, 8 novembre 2003
CACCURI
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Migrazioni
Culturali Mediterranee: Anche Pitagora era un
emigrato.
I
coloni Dorici per consuetudine, come del resto
altri popoli, assegnavano a nuove terre e nuovi
luoghi, conquistati al Mediterraneo
e alle genti, i nomi di località familiari.
I coloni Dorici erano pastori; all'arrivo
della prima arida e calda estate sulla costa, dove
fondarono la città di Crotone ( Kroton ), seguirono
le loro greggi, che in modo
istintivo lungo le
valli, verso la Sila, tracciavano i
percorsi migratori.
Attraverso questi percorsi la
rocca appuntita, dalla dorsale irta
di pinnacoli, scavata ed erosa dal vento e dalle
intemperie, non poteva passare inosservata e
rimanere senza un nome che ricordasse ai pastori la
Grecia lontana, che ricordasse la propria terra al
di la del mare. La chiamarono Kao-Kour, come un
villaggio dell'Arcadia.
I
tracciati della transumanza, da allora sono sempre
gli stessi: percorrendoli, i pastori di oggi
rivedono gli stessi insediamenti: Roccabernarda,
Santa Severina, Cotronei, Petilia Policastro,
Caccuri, Cerenzia, Castelsilano, San
Giovanni in Fiore. Dal mare alla Sila e
dalla Sila al mare.
Calabria
arricchita dall'emigrazione di antichi pastori e guerrieri
Greci, che
tracciarono le fondamenta per la civiltà Romana
definitivamente mediterranea.
I
resti greco-romani sparsi per le campagne
all'intorno ci raccontano di queste
transumanze e della storia dell'agricoltura, della
coltivazione dell'ulivo e della vite lungo quasi
tremila anni. La necessaria mediazione fra i pastori
della costa e le popolazioni montane, indispensabile
per la
transumanza, unificò, e data la più avanzata
civiltà, si miscelò, in
una cultura comune con carattere greco dorico.
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Il
paesaggio agricolo, con le antiche
rocche a protezione, la
dedizione alla pastorizia, i vasti
uliveti, i vigneti, caratterizzano
questo distretto culturale come uno
dei più antichi esempi di abilità
legate alla trasformazione ed alla
conservazione alimentare, con i suoi
formaggi, i suoi salumi,
le conserve di pesce, l'olio, il
vino.
Il
territorio del Comune di
Caccuri, con
architetture e ricoveri di ogni
epoca, dalle grotte paleolitiche,
alle case a filo della rupe, con i
suoi boschi di querce, le sue acque
termali, il suo sconfinato panorama
sullo Ionio, si estende per 57, 27
Kmq in Provincia
di Crotone.
I comuni confinanti, appartenenti al
distretto culturale sopra descritto
a sommi capi, sono verso nord
nord-ovest Cerenzia, Castelsilano,
San
Giovanni in Fiore, verso
sud-est Cotronei, Roccabernarda,
Santa Severina.
Francesco
Saverio ALESSIO
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