Patto di Barcellona del 1995 Santuario di Hera Lacinia a Capo Colonna - mura di cinta in stratificazioni greco romane Fotografia: Francesco Saverio ALESSIO copyright © 1986 |
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Il processo di Barcellona a cui hanno aderito 27 Paesi, di cui 15 appartenenti all'Unione Europea e 12 del Bacino Sud del Mediterraneo, avviato nel 1995, tendeva a valorizzare l'importanza strategica dell'Area Mediterranea, perseguendo in primo luogo il mantenimento della pace e della stabilità nella regione e promuovendo, al contempo, gli interessi comuni dei Paesi coinvolti attraverso un processo di riforme capaci di far crescere commercio ed investimenti e di tutelare e valorizzare ambiente e risorse economiche. [...] Il partenariato Euromediterraneo è costituito da un sistema multilaterale fondato su una rete di rapporti bilaterali tra i Paesi partners Mediterranei e l'Unione Europea espressi dagli accordi di associazione. Il processo vuole rafforzare, aumentare il coordinamento, la coerenza e la complementarietà delle azioni e, allo stesso tempo, assicurare le sinergie tra le differenti attività regionali e sub-regionali esistenti, gli stumenti e gli interventi dell'Unione Europea e dei suoi Stati membri. [...] In questo scenario, al fine di ridurre gli squilibri, gli obiettivi di Barcellona restano fondamentalmente validi. Anzi, ne è aumentata la rilevanza. Nel Vertice di Feira (19-20 giugno 2000), è stata approvata la "Strategia comune dell'Unione Europea sul Mediterraneo" fondandola su tre pilastri: a) la creazione di una zona di pace e di stabilità costruita sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici; b) il progressivo aumento del libero scambio dei Paesi Mediterranei con l'Unione Europea e tra i vari partners, capace così di avviare una forma di integrazione Sud-Sud essenziale per uno sviluppo efficace dell'area; Estratto da: Osservazioni e proposte sul partenariato Euro-Mediterraneo Assemblea del 28 febbraio 2002 del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro
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