"Heritage Calabria" - Conferenza
Regionale sulla Montagna sul tema "Le Comunità Montane, i
Parchi e gli Emigrati"
Il Crotonese: -
Silos - Attualità Cultura Spettacolo, 18-21
agosto 2006 N. 63
di
Francesco
Saverio ALESSIO
Sila: San Giovanni in Fiore, 9 agosto
2006 -
--È iniziata
con un po’ di ritardo la Conferenza
Regionale sulla Montagna sul tema “Le Comunità Montane, i Parchi
e gli Emigrati” voluta e
organizzata dall’instancabile François
Nicoletti presidente di Heritage Calabria.
Ad
aprire i lavori e a coordinarli il presidente
dell’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità
Enti Montani) Vincenzo Mazzei
che dopo aver parlato di San
Giovanni in Fiore come luogo
simbolo della montagna europea ha insistito sul
concetto di montagna come risorsa fondamentale per
lo sviluppo di una regione come la Calabria
con l’ottanta per cento del territorio collinare e
montano. Il presidente Mazzei ha posto
l’interrogativo di quali risposte si possano dare
ai disoccupati delle zone montane e allo
spopolamento della montagna fornendo indicazioni
per la nascita e lo sviluppo di attività
produttive legate alle risorse del territorio
montano come le acque, i prodotti del sottobosco,
il legname ed altre risorse che forniscono i
650.000 ettari di bosco calabrese. Dopo ha
ringraziato François
Nicoletti ed Heritage
Calabria che hanno fornito
l’occasione per discutere e confrontarsi sul tema
della montagna, dei parchi e del rapporto fra
istituzioni locali ed emigrati. Parlando del Parco
Nazionale della Sila
che è già operativo e che quest’anno è stato
visitato da moltissimi studenti di altre regioni
ha indicato come necessario il lavorare insieme di
operatori politici, cittadini emigrati legati alle
proprie radici e operatori forestali. Ha anche
avviato la discussione sul problema istituzionale
delle Comunità Montane e su
quali debbano essere le loro competenze ed
autonomie rispetto alla tendenza in atto di
concentrare il maggior numero di competenze alle
province.
Subito dopo i saluti del sindaco
di San Giovanni in Fiore Antonio Nicoletti
che ha indicato il bisogno di programmare in modo
interdisciplinare lo sviluppo delle zone montane e
del bisogno di infrastrutture adeguate fornendo ad
esempio alcuni dei problemi dovuti ad una non
buona politica dei trasporti.
L’on.Franco
Laratta - fotografia F.lli Bitonti
Dopo
il sindaco Nicoletti è intervenuto l’on.
Franco Laratta. I problemi della
montagna sono molto vari e seri, ha detto
l’onorevole, e quindi si ha bisogno per cercare di
risolverli di una forte sinergia dei soggetti
istituzionali e della società civile. Ha quindi
parlato delle attività parlamentari in atto da
parte di un intergruppo di deputati delle zone
montane che cercando di superare le barriere degli
schieramenti politici sta componendo una strategia
comune di interventi per lo sviluppo della
montagna, l’idea è quella di contribuire con una
legislazione moderna alla risoluzione dei problemi
della montagna e quindi tentare di arrestare lo
spopolamento in atto.
Il
presidente regionale della Lega Autonomie Locali
Antonio Acri - fotografia F.lli
Bitonti
Il
presidente regionale della Lega Autonomie Locali Antonio
Acri in un intervento dai toni severi
ha detto che il Consiglio Regionale
non si sta distinguendo per costanza negli
impegni, che anche l’ANCI e l’UNCEM dovrebbero
rimettere in discussione le loro politiche e
soprattutto che non è accettabile avere delle Comunità
Montane con consigli di oltre sessanta
componenti per i quali si perdono dei mesi di
trattative ad ogni rinnovo delle cariche. Ha
inoltre parlato del bisogno di trasparenza e di
alcuni trasversalismi in atto volti a nascondere
qualcosa da parte dell’Ufficio della Presidenza
della Regione. La Regione
Calabria non ha le carte in
regola e dovrebbe legiferare piuttosto che gestire
fondi che dovrebbero essere trasferiti agli enti
locali insieme a responsabilità e funzioni. Il
presidente Acri ha detto che il Parco
Nazionale della Sila è stata una
istituzione molto sofferta, e che dopo alcuni
tentativi di spostare la sede del Parco nel
catanzarese si è giunti alla collocazione della
sede nel territorio di San
Giovanni in Fiore, a Lorica,
poiché è questo comune ad aver investito la
maggiore superficie. Ha inoltre espresso un vivo
apprezzamento per le attività culturali di Heritage Calabria
e per il tentativo continuo del suo presidente François Nicoletti
di superare le lacerazioni e i conflitti fra le
varie componenti istituzionali e civili al fine di
un’operatività comune volta ad un reale sviluppo
del territorio. Acri ha concluso
dicendo che si ha la necessità di una particolare
attenzione da rivolgere a San
Giovanni in Fiore, l’intervento
del presidente Antonio Acri è
stato quindi molto apprezzato ed applaudito
dall’assemlea e ma soprattutto soddisferà
pienamente le aspettative degli emigrati calabresi
nel mondo che vedono in lui un vero e sincero
interesse per rilanciare la Calabria.
L’intervento
del presidente del Parco
Nazionale della Sila
Antonio Garcea essenzialmente
tecnico è iniziato con l’elencazione dei tre
Parchi Nazionali e delle sedici riserve
biogenetiche della Calabria, del patrimonio
naturalistico montano calabrese secondo solo all’Abruzzo.
Il presidente Arcea ha parlato dei Siti
Archeologici del Parco, importanti e
numerosi, dell’investimento di fondi per gli scavi
di Iurevetere sottano, dei
trentuno sentieri naturalistici
già istituiti e degli itinerari di beni
artistici da istituire. Ha continuato
con un elenco di investimenti volti allo sviluppo
del turismo mare e monti e di
come trasferire l’interesse dei villeggianti
marini verso la montagna. Anche
Arcea ha parlato di necessaria
sinergia fra i vari soggetti istituzionali e del
bisogno di una programmazione generale comune.
Il
Presidente di Heritage Calabria François
Xavier Nicoletti
François
Nicoletti presidente di Heritage Calabria
e promotore del convegno dopo aver ringraziato
Antonio Acri per il suo intervento volto a
dimostrare che quando si vuole davvero le cose si
possono fare, ha ringraziato il presidente della
Regione Agazio Loiero, della
Provincia Gerardo
Mario Oliverio ed il sindaco Antonio
Nicoletti per le parole toccanti
dedicate alle numerose vittime calabresi di Marcinelle,
nella commemorazione del giorno prima nell’Abbazia
Florense, dichiarando che inutili
polemiche sui falsi storici che per lui non
esistono, in confronto al dolore causato dalle
numerose sciagure dell’emigrazione calabrese nel
mondo. Ha inoltre ringraziato con calore il presidente
dell’UNCEM Mazzei per
l’entusiasmo con il quale ha organizzato e
sponsorizzato l’evento. Ha detto che è necessario
promuovere eventi di qualità sia nella Provincia di Cosenza
nella quale San
Giovanni in Fiore si trova sia
nella Provincia
di Crotone dove
avrebbe dovuto essere. François Nicoletti ha detto
che gli emigrati possono essere i rappresentanti e
i promotori all’estero delle attività culturali e
produttive calabresi ed italiane. È stato inoltre
critico con l’amministrazione comunale che non ha
ancora inserito la consulta degli
emigrati nel suo statuto né ha
istituito il difensore civico e
ha detto che gli emigrati hanno atteso quarantasei anni il diritto
al voto. Nonostante questo Heritage Calabria
ha rispetto delle istituzioni e vuole collaborare
con esse allo sviluppo del territorio. Per far
questo è necessario instaurare un dialogo continuo
fra società civile e istituzioni ed ha ricordato
come il governatore del West
Virginia Joe Manchin III
abbia incontrato ed ascoltato con partecipazione i
disoccupati florensi durante la sua
visita a San
Giovanni in Fiore. Questo come
esempio di un necessario confronto fra
organizzazione sociale e politica, fra l’estero e
la Calabria.
Dicendo che le responsabilità del benessere e
della qualità della vita della nostra regione è di
coloro che sono stati eletti dal popolo il
presidente di Heritage Calabria
ha concluso con un interrogativo che molti
emigrati si pongono: come mai non è ancora
possibile in Calabria vivere la stessa qualità
della vita ed avere un adeguata organizzazione
sociale ed economica che è comune in molti dei
Paesi stranieri nei quali i nostri emigrati
risiedono?
Dopo il breve quanto intenso intervento di
François Nicoletti è stata la volta del presidente della Comunità
Montana Silvana Giuseppe Cipparrone
che ha auspicato un ritorno alla logica
ispiratrice della Legge 102, che
è quella di un riequilibrio dei territori
svantaggiati, attraverso tre punti di intervento
fondamentali: la fiscalità di vantaggio grazie ad
aliquote inferiori dell’IRPEF ed altri interventi,
l’abbattimento dei costi dell’energia, la
programmazione mirata delle infrastrutture. Per
quest’ultimo punto ha detto che è necessario
utilizzare i fondi comunitari non per l’interesse
dei singoli comuni ma per interesse di aree più
estese ed intercomunali, evitando duplicazioni
inutili di opere, ricercando una sinergia dei vari
investimenti locali in una visione di
partecipazione comune allo sviluppo del Parco
Nazionale della Sila.
Si è poi soffermato su alcuni dei partenariati che
la Comunità Montana Silana
sta istituendo o ha istituito: con la Federazione
Italiana di Canottaggio, che vorrebbe
utilizzare i laghi
della Sila per gli allenamenti in
altitudine e per delle competizioni, con la Federazione
Nazionale Sci di Fondo con la quale si
vuole organizzare il campionato nazionale sulle
piste di Carlomagno, e di un progetto di scambio
turistico con il Lago di Como
attraverso idrovolanti che permetterebbero anche
uno scambio fra il turismo marino e quello
montano, sempre con atterraggio nei laghi
silani.
Dal
pubblico è intervenuto Francesco Talerico
di Heritage Pietrapaola che ha
descritto l’operazione di recupero del Centro
Storico in atto a Pietrapaola mirata a fare di
questo il polo di relazione fra il mare ed i
monti, fra il turismo marino e quello montano.
Ha
concluso con un intervento di un’ora e mezza il
vice presidente della Regione Calabria Nicola
Adamo, il quale ha iniziato auspicando
che la Conferenza
Regionale sulla Montagna divenga
un appuntamento annuale di sempre maggiore
spessore, e di mettere in atto l’esperienza
acquisita dalla ventennale collaborazione con l’UNCEM al fine di
istituire un patto fra i calabresi che superi il
campanilismo ed i localismi verso una comune
finalità della spesa pubblica. Uno sviluppo
integrato territoriale si può attuare grazie al
turismo culturale e naturale guardando ad una
Calabria unitaria che faccia sistema. Si è poi
dilungato sul problema dei forestali, sul costo
dei progetti AFOR, sul bisogno
di rendere più economica la gestione e più
produttivo l’impiego dei forestali senza
intaccarne i diritti, sulla necessità di parlare
all’Europa
della valorizzazione della forestazione.
L’associazione Heritage Calabria
si distingue da anni per le sue numerose attività
a favore dello sviluppo locale,
questo convegno è stato all’altezza delle sue
attività con un pubblico attento e competente di
rappresentanti delle istituzioni e
dell’associazionismo, erano presenti fra gli altri
Legambiente,
Vas Calabria, emigrati.it,
oltre che di professionisti della forestazione e della
montagna.
Francesco
Saverio ALESSIO